Il laboratorio teatrale del Liceo Artistico statale Boccioni di Milano presenta
KOHLHAAS Audiodramma dall’opera di Marco Baliani basata su racconto di Heinrich Von Kleist, ispirato a una storia vera di ribellione, violenza, catarsi
diretto da Filippo Usellini con il supporto del Prof. Patrizio Bologna
e interpretato dagli allievi del Liceo Boccioni: Elena Ardoni, Elisa Cavallo, Gabriele Di Grali, Silvia Falco, Matteo Gregotti, Catherine Hames, Elisabetta Longo, Nina Narducci, Lorenzo Nigra, Davide Peretti, Linda Spagoni, Chiara Veronelli, Steven Zarco
“Quando per la pandemia il laboratorio di teatro del liceo Boccioni ha dovuto trasformarsi in lezioni a distanza di recitazione vocale (con l’autorizzazione del Preside e l’avvallo del Prof. Bologna che entrambi ringrazio) non avrei mai pensato di arrivare a una dimostrazione del lavoro finale come tradizione negli anni passati. Questi ragazzi mi hanno stupito per dedizione, disciplina e disponibilità a mettersi in gioco! La qualità di quello che fanno “obbliga” a una condivisione con un pubblico. Questo non è teatro. Il teatro avviene solo in uno spazio fisico reale dove le persone entrano in risonanza tattile sciogliendo le loro individualità in una emozione condivisa. Pur mancando in questo caso la vibrazione collettiva, ogni spettatore a casa sua può lasciarsi portare dalle sue emozioni in questo viaggio nel tempo e nello spazio. In attesa che i teatri riaprano, l’immaginazione può continuare a volare”.
Filippo Usellini
Il celebre astrofisico Stephen Hawking disse: «L’intelligenza è la capacità di adattarsi al cambiamento». E nessuno meglio di lui lo ha dimostrato. Gli studenti del corso di teatro non si sono arresi. Dopo un inizio d’anno regolare, ricco di sensazioni positive e al culmine dell’entusiasmo si sono dovuti fermare. Dopo un breve periodo di sbandamento hanno messo in pratica la capacità di “sapersi adattare”. Sono stati ammirevoli, grazie alla guida del maestro Filippo Usellini hanno fatto un’esperienza diversa e complicata. Sono passati dal teatro del corpo a quello della voce. Siete invitati tutti a rendergliene omaggio assistendo alla loro rappresentazione e penso, spero, che ne rimarrete stupiti”.
Prof. Patrizio Bologna