Gentilissimi Studenti e Famiglie,
per dare risposta alle diverse richieste di chiarimento espresse dalla componente dei genitori del Consiglio di Istituto, la Comunità Scolastica coglie l’occasione per rendere più chiara e condivisibile una serie di criteri che hanno guidato e ispirato le scelte del Liceo Artistico, in questi difficili mesi. Criteri che non sempre è stato possibile descrivere per la velocità richiesta alla trasmissione delle comunicazioni ministeriali e regionali che si sono susseguite con ritmi frenetici, talvolta da un giorno all’altro. Ne sono un esempio le circolari relative all’isolamento della città di Bollate e alla Campagna Vaccinale dei docenti, iniziata lunedì 8 marzo.
Anche la consultazione del tavolo di prevenzione COVID di istituto, costituito dal Responsabile Sicurezza (RSPP), Addetto Servizio Prevenzione e protezione (ASPP), Referenti Prevenzione Covid, Medico Competente, per la celerità della riorganizzazione del servizio scolastico, non ha sempre consentito il coinvolgimento immediato delle famiglie, oggi rappresentate dai due Referenti, dott. Zandona e dott. Piermattei.
In relazione ai diversi scenari si fa presente che per mettere in atto le azioni richieste sono state prese in considerazione le diverse normative (nazionale, ministeriale, regionale), l’autonomia scolastica, la necessità di ridurre al minimo i rischi per la salute considerando con l’RSPP l’evoluzione del contagio, e al contempo la necessità di garantire al meglio il diritto allo studio.
Tenuto conto di questi parametri sono state delineate per le diverse zone le seguenti azioni.
Zona rossa
Sono state seguite le indicazioni del DPCM 3 novembre 2020 e della Nota Bruschi n. 1990 del 5 novembre 2020 che ha previsto:
– “esercitazioni pratiche e di laboratorio, entro cui annoverare tutte le attività di laboratorio caratterizzanti e non altrimenti esperibili quali a mero titolo esemplificativo i laboratori coreutici e coreografici” e quelli degli Istituti tecnici/professionali con macchinari presenti soltanto all’interno dei laboratori.
All’interno del Liceo le discipline di indirizzo sono state rilevate esperibili a distanza, considerato l’elevato rischio per la salute di studenti e docenti, in questa prima fase particolarmente critica per la città metropolitana;
– “frequenza degli alunni con disabilità, in coerenza con il PEI”.
E’ stata garantita l’accoglienza degli alunni DVA in accordo con le famiglie. Alcuni insegnanti di sostegno hanno accolto insieme alunni disabili e alcuni compagni di classe per formare piccoli gruppi di lavoro, al fine di rendere più inclusiva la presenza a scuola;
– richiesta di valutazione della comunità educante relativa a “se attivare misure per garantire la frequenza in presenza agli alunni con bisogni educativi speciali, qualora tali misure siano effettivamente determinanti per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento da parte degli alunni coinvolti”, dovendo garantire “comunque il collegamento on line con gli alunni della classe in didattica digitale integrata”.
In questa fase sono stati accolti solo alcuni alunni a rischio dispersione, sia per l’elevato numero di alunni con BES (circa 300), sia per l’impossibilità di mantenere una connessione stabile, a causa delle operazioni di cablaggio in corso, delle interferenze tra reti e dell’assenza del wi-fi. Si fa anche presente che la condizione degli alunni con bisogni educativi speciali non comporta come automatismo la necessità della didattica in presenza e che le scuole sono tenute ad un’attenta valutazione dei singoli casi, attraverso i consigli di classe, contemperando esigenze formative personalizzate con le misure di sicurezza richieste dalla normativa.
– “creazione delle migliori condizioni per l’erogazione della didattica DDI anche autorizzando l’attività non in presenza, ove possibile e ove la prestazione lavorativa sia comunque erogata”. Nelle zone rosse il DPCM ha anche disposto che “i datori di lavoro pubblici limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza”.
I docenti hanno potuto garantire un’elevata offerta formativa a distanza, dal proprio domicilio, garantendo la qualità dell’insegnamento e mantenendo una relazione improntata ai valori della disponibilità, dell’accoglienza, della comprensione, della personalizzazione degli interventi e dello sviluppo dell’autonomia e della creatività. Le attività didattiche sono state spesso arricchite da incontri con soggetti esterni a distanza.
I successivi DPCM, via via, hanno lievemente modificato l’impostazione e lo scenario prefigurato in precedenza per la zona rossa, prevedendo per le scuole secondarie di II° grado la possibilità di “svolgere attività in presenza qualora sia “necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e bisogni educativi speciali, garantendo in ogni caso il collegamento con gli alunni della classe che sono in DID”.
Di conseguenza, il liceo ha previsto in zona rossa una parziale attivazione dei laboratori, quelli ritenuti didatticamente più necessari dai docenti di indirizzo, anche con la presenza del 50% della classe o utilizzando un sistema di rotazione, tenendo conto delle specifiche fragilità personali o familiari dei docenti e della necessaria riduzione del pendolarismo.
Per l’instabilità della connessione, gli alunni con Bisogni Educativi Speciali sono stati invitati a fare richiesta di svolgimento di didattica in presenza soltanto a partire dal venerdì 12 marzo 2021, a conclusione dei lavori di manutenzione sulla rete.
Zona arancione
Per questa zona sono stati previsti tre tipi di organizzazione:
– esclusiva attivazione dei laboratori un giorno alla settimana per tutte le classi, ad eccezione dell’indirizzo multimediale, per la difficoltà di gestire il distanziamento tra postazioni fisse e per la contemporanea possibilità di lavoro a distanza con il pc;
– didattica in presenza da un minimo del 50% degli studenti con l’autorizzazione da parte della Prefettura di Milano all’ingresso di tre classi del triennio alle ore 9.00, anziché alle ore 10.00, per evitare la conclusione tardiva delle attività;
– oppure didattica in presenza per il 75% degli studenti in Lombardia.
La Prefettura è intervenuta in questa fase per ridurre al minimo le criticità legate agli spostamenti e ai trasporti.
Zona gialla
-da un minimo del 50% ad un massimo del 75% di didattica in presenza;
Zona arancione scuro: (DPCM 2 marzo 2021; O.R. Lombardia n. 714)
A partire dalla metà di febbraio, la scuola ha registrato l’aumento progressivo di casi di studenti in quarantena, divenuti positivi a seguito di contatti stretti con familiari positivi.
Prefigurandosi uno scenario più grave, a causa del rapido diffondersi delle varianti del COVID, più rischiose per gli adolescenti e di conseguenza per le famiglie e i docenti:
– sul piano didattico è stata data precedenza al biennio, da accogliere a scuola nell’arco di due settimane (a rotazione);
– è stato privilegiato l’indirizzo figurativo sia per necessità di strumentazione specifica, sia per attività didattiche non diversamente esperibili.
Per tutte le zone, in conclusione, è rimasto fermo l’obbligo dell’uso delle mascherine FFP2 per i docenti e della mascherina chirurgica per gli studenti in presenza. A partire da ottobre, come richiesto dal Presidente del Consiglio di Istituto e da alcuni genitori ha avuto inizio la distribuzione delle mascherine chirurgiche, non appena saputo della disponibilità di scorte.
Per contrastare il digital divide e garantire un equanime accesso al diritto allo studio è stata garantita la strumentazione tecnologica agli studenti, in particolare di tablet (per il biennio) e pc (per il triennio).
Per migliorare gli apprendimenti sono stati attivati diversi sportelli a disposizione di tutti gli studenti: MATEMATICA/FISICA; SCIENZE; STORIA DELL’ARTE; INGLESE.
E’ stata suggerita in particolare agli studenti in difficoltà una frequenza continua e attiva.
Ci auguriamo che questa condivisione contribuisca a tessere e ad accrescere il legame di fiducia che rende più solida l’intera comunità scolastica. Un legame reso ancor più vitale dalla necessità di fronteggiare insieme questa emergenza epocale, che impegna e coinvolge collettivamente e singolarmente ognuno di noi.
Se è umano cadere, saltare, scivolare, errare, lo è anche spingersi al di là dei limiti, degli ostacoli e delle aspettative, in un adattamento continuo, come ha mostrato ogni componente di questa comunità, così messa a dura prova e così creativa al contempo.
Un sentito ringraziamento a tutte le famiglie
Cordiali saluti Il Dirigente Scolastico Maura Avagliano